CMCC. Analisi del rischio ambientale. I cambiamenti climatici in Italia

E’ uscito il documento di sintesi del VI rapporto ambientale dell’IPCC

L’ultimo rapporto di sintesi dell’IPCC mette a nudo la dura verità sullo stato attuale del clima. Ma ci mostra anche che abbiamo gli strumenti per invertire la nostra attuale traiettoria e che le decisioni che prendiamo oggi avranno un effetto duraturo sul mondo di domani.

Questa settimana l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha pubblicato il Rapporto di Sintesi del suo Sesto Rapporto di Valutazione dei cambiamenti climatici. Il rapporto presenta le evidenze scientifiche più recenti e aggiornate sui cambiamenti climatici, sottolineando come sia “più probabile che non” che le temperature globali raggiungano un riscaldamento di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, ponendoci sulla rotta di un superamento dell’obiettivo fissato dalle Parti alla conferenza sul clima di Parigi del 2015.

Sebbene il Rapporto di Sintesi non contenga nuovi dati scientifici, esso raccoglie i contenuti principali della ricerca mondiale sul clima e formula una guida pratica per i governi e i decisori che in tutto il mondo stanno cercando di attuare un cambiamento positivo. Non essendo prevista la pubblicazione di nuovi Rapporti dell’IPCC prima del 2030, questa cruciale edizione rappresenta la raccolta di raccomandazioni scientifiche su cui baseranno le proprie scelte i governi nel prossimo decennio.

Durante la presentazione del rapporto, avvenuta il 20 marzo 2023, il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha esortato ad “agire per il clima su tutti i fronti” e ha descritto il rapporto come un piano di riferimento per il modo in cui i governi possono ancora agire per mitigare i danni inflitti dagli impatti dei cambiamenti climatici.

Tuttavia, ha anche sottolineato l’invito del rapporto a un’azione più urgente, chiedendo ai Paesi di anticipare di un decennio i loro piani per il raggiungimento dello zero netto di emissioni. “I leader dei Paesi sviluppati devono impegnarsi a raggiungere lo zero netto il più vicino possibile al 2040, limite che tutti dovrebbero puntare a rispettare”…. L’invito ad anticipare tali obiettivi di un decennio è stato rivolto anche a Paesi che, come l’India e la Cina, hanno annunciato piani di raggiungimento dello zero netto di emissioni che vanno oltre il 2050.


 

22/03/2023 – CMCC. Analisi del rischio ambientale

I cambiamenti climatici in Italia

Di seguito un elaborato del CMCC il cui obiettivo “è quello di evidenziare quali sono gli scenari di cambiamento climatico attesi per l’Italia e quali rischi principali tali scenari potranno determinare in corrispondenza di diversi possibili livelli di riscaldamento globale, evidenziando alcune chiare priorità di intervento, anche in riferimento alla valutazione economica delle stesse e alle opportunità finanziarie.”

I diversi modelli climatici sono concordi nel valutare un aumento della temperatura fino a 2°C nel periodo 2021-2050 (rispetto a 1981-2010). Nello scenario peggiore l’aumento della temperatura può raggiungere i 5°C.

Diminuzione delle precipitazioni estive nelle regioni del centro e del Sud, aumento di eventi precipitazioni intense. In tutti gli scenari aumenta il numero di giorni caldi e dei periodi senza pioggia.

Conseguenze dei cambiamenti climatici sull’ambiente marino e costiero avranno un impatto su “beni e servizi ecosistemici” costieri che sostengono sistemi socioeconomici attraverso la fornitura di cibo e servizi di regolazione del clima.

Qui il testo completo dell’elaborato del CMCC 

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