Il chatbot dell’azienda ha preso in contropiede la Silicon Valley spiazzando i competitor. Ecco quello che può fare.
Un assistente di intelligenza artificiale creato dalla startup cinese DeepSeek è diventato l’applicazione più scaricata nell’app store statunitense di Apple durante il fine settimana, spiazzano la Silicon Valley e facendo crollare il prezzo dei principali titoli tecnologici. Lunedì 27 gennaio Nvidia ha perso quasi 600 miliardi di dollari in valore di mercato, un calo che Bloomberg ha definito “il più grande nella storia del mercato azionario statunitense“
Il terremoto DeepSeek
Il responsabile dello scossone è R1, un nuovo modello open source sviluppato da DeepSeek e lanciato all’inizio del mese, che stando alle dichiarazioni dell’azienda è in grado di competere con l’attuale leader nel settore, o1 di OpenAI. Ma a stupire ancora di più l’industria tecnologica è stato il fatto che DeepSeek sostiene di aver costruito il suo modello utilizzando solo una piccola parte dei chip specializzati di cui le aziende di AI hanno solitamente bisogno per sviluppare sistemi all’avanguardia.
Sempre il 27 gennaio DeepSeek ha pubblicato un messaggio sul suo sito annunciando di aver temporaneamente limitato le registrazioni dei nuovi utenti a causa di “attacchi malevoli su larga scala“ ai servizi dell’azienda.
Il modello R1 di DeepSeek “mette in discussione l’idea che le aziende occidentali di AI abbiano un vantaggio significativo su quelle cinesi“, ha scritto nella sua newsletter Jack Clark, cofondatore della startup Anthropic. Il venture capitalist Marc Andreessen ha definito l’arrivo di del sistema “il momento Sputnik dell’AI“, un riferimento al lancio da parte dell’Unione sovietica del primo satellite artificiale della storia, che diede il via alla corsa allo spazio con gli Stati Uniti, battuti sul tempo dai loro avversari.
Il ricercatore di OpenAI Cheng Lu ha sottolineato che il chatbot di DeepSeek ha dimostrato un’impressionante capacità di conversazione in cinese. “È la prima volta che riesco a percepire la bellezza della lingua cinese creata da un chatbot“, ha scritto in un post su X il 26 gennaio.
Cosa può fare l’AI di DeepSeek
Al momento l’assistente AI di DeepSeek è disponibile gratuitamente e offre tre funzioni principali. Per prima cosa, gli utenti possono porre le loro domande al chatbot ricevendo risposte dirette. Quando per esempio Wired US ha chiesto al sistema di sottoporre alcune idee di ricette che includessero semi di melograno, il chatbot ha fornito rapidamente un elenco 15 opzioni che andavano dai semifreddi allo yogurt a un riso pilaf “ispirato al Medio Oriente“, senza però citare chef o preparazioni specifiche.
L’app di DeepSeek dispone anche di una modalità di ricerca che attinge da internet. Alla domanda “Quali sono le notizie importanti di oggi?”, il chatbot ha citato il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, includendo link a diversi siti di news occidentali come Bbc (anche se non tutte le notizie sembravano pertinenti). Ironicamente, tra le segnalazioni c’era anche un articolo del New York Times sull’impatto di DeepSeek sul mercato azionario.
DeepSeek mette a disposizione degli utenti anche la modalità DeepThink, che consente di accedere a R1, costruito sulla base del modello V3 dell’azienda. La differenza tra i due sisemi è che R1 può contare anche su capacità di “ragionamento” che gli permettono di spiegare passo dopo passo come è arrivato alle sue conclusioni.
Alla domanda “Quali sono gli eventi storici più importanti del XX secolo?”, per esempio, DeepSeek ha fornito una risposta lunga e tortuosa che affrontava una serie di questione generali. “Sono cento anni, quindi sono successe molte cose – ha premesso l’AI –. Probabilmente dovrei suddividere il secolo in decenni o in grandi temi come guerre, cambiamenti politici, progressi tecnologici, movimenti sociali ecc.“. Il chatbot ha poi menzionato la seconda guerra mondiale, la guerra fredda e l’Olocausto. Ma prima che R1 potesse terminare, la sua risposta è scomparsa ed è stata sostituita da un messaggio che recitava: “Mi dispiace, non sono ancora sicuro di come affrontare questo tipo di domande. Parliamo piuttosto di matematica, programmazione e problemi di logica!“. Diversi esperti e utenti hanno notato che come altre piattaforme tecnologiche che operano dalla Cina, anche DeepSeek sembra censurare ampiamente argomenti ritenuti sensibili dal Partito comunista cinese.
Ma nonostante queste limitazioni, il chatbot gratuito della startup – che nel frattempo ha lanciato anche un modello per la generazioni di immagini – potrebbe rappresentare una seria minaccia per concorrenti come OpenAI, che fa pagare 20 dollari al mese per accedere ai suoi modelli di intelligenza artificiale più potenti. A differenza della sua controparte cinese, OpenAI non rivela i “pesi” alla base dei suoi modelli, che determinano il modo in cui l’AI elabora le informazioni, e non ha nemmeno reso pubbliche le “catene di pensieri” (chain of thoughts) prodotte dai suoi modelli capaci di ragionare.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.